Bossi Carlo (1916-1997)

Memore della sua riservatezza e del suo “amore” per Savona è presente fin dal 1939 nel panorama dell’arte ligure e non solo, ricordiamo alcune rassegne importanti nazionali a cui ha partecipato, tra cui la Quadriennale di Roma del 1948 e 1952. Gravitava intorno alla Galleria Sant’Andrea di Savona, diretta dal poeta e critico Luigi Pennone e appartiene, in un certo senso, a quel gruppo davvero pregevole di artisti di quel periodo come Eso Peluzzi, Mario Bonilauri, Lino Berzoini, Ivos Pacetti, Mario Raimondi, Emanuele Martinengo. Il paesaggio di Savona (i vicoli, le tradizioni più radicate come quella del Venerdì Santo e del Cristo Risorto) dipinto dal vero, con luce rapida, poetica del colore lo hanno caratterizzato nel suo limpido modo di creatore di “immagini”. Veri racconti i suoi, lucidi, tersi nella “prosa” e con tagli di prospettiva inaspettati. Oggi molti di quei lavori sono “racconti” di una Savona di un tempo che fù, diventano documenti della memoria, “icone” del suo sentire la vita quotidiana pulsare e vivere sotto la delicatezza del segno, il sentimento profondo della sua pittura.
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