Lam Wifredo (1902-1982)

Lam Wifredo (1902-1982)

Wifredo Lam nacque ottavo figlio di un ricco commerciante cinese ottantaquattrenne e di una madre di origini afro-europee. All’inizio dell’autunno del 1923 si imbarcò per la Spagna dove visse per 14 anni. Nel 1929 sposò Eva Piris da cui ebbe un figlio. Nel 1931 Eva e suo figlio morirono di tubercolosi. Nel 1938 Lam conobbe Pablo Picasso ed ebbe modo di conoscere gli amici del pittore Joan Miró, Fernand Léger, Henri Matisse, Paul Eluard, Georges Braque…). Nel 1941 lasciò l’Europa per Cuba con André Breton che desiderava andare a New York. Ma, mentre pensava di ritrovare la sua isola natale, venne internato per 40 giorni su una piccola isola della Martinica. Malgrado tutto fece la conoscenza d’Aimé Césaire di cui diventò amico. Dopo avere soggiornato per dieci anni sull’isola, a cinquant’anni, si trasferì definitivamente a Parigi dove morì dopo aver trascorso un periodo in Italia. Passava lunghi periodi ad Albissola Marina, talvolta da solo, altre volte con la moglie pittrice Svedese, altre volte ancora con la numerosa prole tutta di sesso maschile. Aveva ospiti grandi personalità. Per Albissola Marina, ha anche realizzato un disegno per la realizzazione di un mosaico della celebre Passeggiata degli Artisti. Albissola Marina gli ha intitolato una Piazza.
Ebbe il merito di essere stato il primo artista non bianco a vantare un riconoscimento ufficiale all'interno della storiografia dell'arte occidentale. È considerato, insieme a René Portocarrero, il maggior artista cubano.Lo stile di Lam è la somma delle numerose correnti pittoriche incontrate durante i suoi lunghi viaggi: le sue opere sono caratterizzate da tratti simili a quelli dei graffiti primitivi ma si mescolano anche leggeri influssi cubisti, il tutto mescolato in un'atmosfera surrealista. Il quadro più famoso e rappresentativo di Lam è La giungla (1942).
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