Berrino Mario (1920-2011)

Mario Berrino (1920-2011)

Sotto la guida del padre Angelo, reduce della Prima guerra mondiale, con i fratelli ha gestito nel primo dopoguerra un celebre locale del Ponente ligure: il Caffè Roma di Alassio. Negli anni della grande ripresa il Caffè Roma divenne il ritrovo preferito di artisti di fama nazionale ed internazionale, tra cui Ernest Hemingway.
Mario sottopose all'amico Ernest Hemingway l'idea di trasformare un muretto di fronte al bancone del suo bar "un rustico muricciolo che arginava il giardino pubblico in un susseguirsi di piastrelle irregolari, vivacemente colorate" che avrebbero riportato le firme dei più illustri clienti del Cafè e l'idea subito piacque.
Non avendo un'apposita autorizzazione da parte del Comune di Alassio le prime tre piastrelle in ceramica, realizzate dal ceramista Ivos Pacetti e con le firme dello scrittore, del Quartetto Cetra e del chitarrista Cosimo Di Ceglie, furono apposte da Mario Berrino ed Ernest Hemingway quasi segretamente all'alba del 1953. Nacque così il Muretto di Alassio, considerata una Installazione interattiva destinata a continuare la sua evoluzione anche dopo la morte. Vulcanico ideatore di iniziative, è ricordato anche per il concorso di bellezza Miss Muretto iniziato nel 1953; l'Aria Pura di Alassio, venduta in barattoli a 500 lire ed esportata in mezza Europa; lo Sciaccagiara, con piloti di Formula 1 in gara su rulli compressori, alla quale parteciparono tra gli altri anche diverse celebrità monegasche, oltre a Clay Regazzoni e James Hunt; la Festa degli Innamorati, dove la più bella lettera d'amore viene premiata sul Muretto il giorno di San Valentino, che continua tuttora. Fu lui a creare il logo dei "pesci che si baciano", usato dalla città di Alassio in più occasioni.
Uno spazio del Caffè Roma, chiamato La buca del Muretto, era dedicato all'arte, e lì esponevano importanti artisti come Fontana, Lam, Sassu, Lilloni, e i ceramisti e gli scultori di Albissola. La loro conoscenza, assieme agli studi artistici sulle tecniche dell'acquarello, tempera, encausto e olio, lo stimolarono alla ricerca e gli diedero l'impulso per iniziare a dipingere ed esporre le sue tele. Nel 1960 è già un pittore affermato. Dal 1976 si è dedicato completamente alla pittura. 
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